PUGNOZEN: LA MENTE VIENE PRIMA DEL PUGNO - ACCADEMIA ARTI ORIENTALI ASD

ARTICOLI ALLIEVI

Seminario di Combattimento Libero

Saronno 14 Dicembre 2014

COMMENTO AL SEMINARIO DI “COMBATTIMENTO LIBERO ”

Ho partecipato al seminario del 14 dicembre sul combattimento libero con molta curiosità e interesse. La verità, e immagino che la cosa valga per tutti coloro che praticano arti marziali, indipendentemente dalla disciplina fatta, dalle proprie motivazioni personali e dal proprio fisico o età, è che termini come “combattimento” e “libero” esercitano su di noi un fascino irresistibile… In ognuna delle nostre discipline mimiamo continuamente dei “combattimenti”, ognuno di noi, durante la pratica, “combatte” ripetutamente epiche battaglie mentali contro i propri mulini a vento immaginari… e quanto al “libero”, chi di noi non ha visto “Senza esclusione di colpi”… Non potevo pertanto non partecipare.

Il corso ha pienamente soddisfatto le mie aspettative.

Il Maestro è stato come sempre fantastico, riuscendo a rendere semplice, artistica e intellettualmente stimolante una disciplina che in mani sbagliate potrebbe facilmente degenerare; le cose/mosse/sequenze apprese mi sono sembrate belle, potenzialmente utili e convincenti; molto bella l’idea di mettere insieme allievi di discipline diverse (tutte tra l’altro persone squisite); stupenda la palestra; incredibile, ripeto, incredibile il rapporto qualità/prezzo.zo.

L’esperienza è sicuramente da ripetersi.

Mi sono inoltre portato a casa una cosa che già sapevo, ma che è sempre importante ricordare. Esperienze come queste sono fondamentali in quanto ci consentono di capire quanto “male fisico” siamo potenzialmente in grado di fare… e di quanto ne possiamo subire… E’ sempre giusto ricordacelo… cosa che tra l’altro mi ricorda la fortuna che ho avuto, che abbiamo avuto, nell’incontrare l’Accademia…

Alberto
Allievo Tai Chi Chuan

ROMPERE GLI SCHEMI

La curiosità e la voglia di imparare mi hanno spinto ad affrontare in modo diverso una domenica mattina buia, piovosa e forse anche un po' negativa. Combattimento libero significa rompere gli schemi, così ho deciso di rompere una pigra abitudine mattutina e correre in palestra per partecipare al seminario dove, come sempre, trovo il maestro pronto ad accogliermi con un sorriso.

Ben presto inizia a spiegarci e a mostrarci con esempi il combattimento libero tratto dalla sua esperienza e infinita passione per le arti marziali.

Non importa quale disciplina pratichi, perché i movimenti sono spontanei, imprevedibili, senza schema. Bisogna essere fluidi come l'acqua, rapidi, morbidi ma forti.

Quando penso ad un gesto spontaneo scioccamente penso a qualcosa di semplice, immediato, ma dietro ad ogni azione, anche la più semplice, ci sono lavoro, esercizio, costanza e questo l'ho compreso appieno fin dai primi giorni di pratica del taichi; anche se in fondo, fermandomi un attimo a riflettere, mi rendo conto che anche per imparare a camminare mi è servito un bel po' di esercizio….

Iniziamo a metter in pratica ciò che ci mostra il maestro. Bisogna rompere gli schemi, e anche se mi rincuora, che la mia prima reazione ad un pugno, sia un'applicazione del taichi, devo concentrarmi per agire in modo differente. Ho bisogno di non pensare, perché anche il pensiero più fugace mi conduce in errore; ma questo è uno degli aspetti che più mi piace delle arti marziali.

Ogni azione richiede equilibrio, bisogna bilanciare il peso, trovare stabilità, avere la giusta intenzione perciò si prova e si riprova con il maestro che instancabile corregge il movimento, la postura e le parate! Mai di taglio! Perché l'avversario va assecondato e accompagnato altrimenti userà la nostra forza contro noi stessi. Non bisogna opporre forza ma occorre essere forti.

Sono tanti i principi da mettere in pratica e provando e riprovando la mattina vola via veloce. Forse sono migliorata solo dello 0,1%, ma di una cosa sono certa. All'inizio della lezione il maestro ha spiegato che quello che avremmo fatto aveva (e ha sempre) come obiettivo principale quello di farci stare meglio, non di imparare a combattere.

Che dire? Per me, l'obiettivo è stato raggiunto con risultati ben più alti delle aspettative.

Alessandra
Allieva Tai Chi Chuan

TRASFORMARE NOI STESSI IN LABORATORIO DI RICERCA

Questa affermazione, espressa dal Maestro Mazzeo in più occasioni, può a mio avviso essere considerata una delle chiavi di lettura della Via intrapresa dal Maestro stesso e quindi dall’Accademia Arti Orientali.
Noi stessi diventiamo l’oggetto della ricerca, per la quale utilizziamo come mezzo d’indagine le Arti Marziali.
In questo contesto l’Arte Marziale non assume prioritariamente la funzione di strumento di difesa/offesa bensì svolge il ruolo di banco di prova finalizzato alla conoscenza di sé.

Ecco quindi una nuova prospettiva divenire realtà attraverso il seminario introduttivo al combattimento libero.
Libero cioè non legato ad una specifica Arte Marziale, ma che affonda le proprie radici in una miriade di stili e tecniche di combattimento accuratamente selezionate dal Maestro Mazzeo.

È evidente che i metodi legati al combattimento libero hanno un’applicazione pratica immediata e sono di sicura efficacia; ciò è già sufficiente a renderli appetibili a molti.
Se però osserviamo questi insegnamenti con un po’ più d’attenzione scopriamo che:
• per renderli efficaci bisogna avere una mente aperta (soprattutto per chi ha praticato con dedizione per molti anni una singola arte marziale);
• non basta eseguire meccanicamente una tecnica ma è necessario il controllo presente ed attivo delle mente che istantaneamente analizza, verifica, sperimenta;
• un gesto correttamente eseguito ma non sorretto dalla giusta intenzione nel compierlo viene vanificato, svuotato.

Ecco quindi un altro metodo, un altro esperimento, da condurre su noi stessi e anch’esso finalizzato ad unico risultato: approfondire la conoscenza di se stessi.
Scoprire i nostri limiti, i punti di forza e le debolezze, cercando di migliorarci o viceversa ad accettarci per ciò che siamo.
A mio modesto avviso contenuti simili a quelli affrontati durante il seminario dedicato al combattimento libero vengono insegnati dal Maestro Mazzeo settimanalmente durante le lezioni di Difesa Spontanea (anche se con profili ed approfondimenti differenti).
Si tratta di un corso nato recentemente e per il quale il Maestro sta lavorando per affinarne obiettivi e contenuti.

É mio parere che partecipare a questo corso potrebbe essere estremamente proficuo anche per coloro che già seguono altri insegnamenti specifici, all’interno dell’Accademia Arti Orientali, ed il corso stesso potrebbe diventare la base di una prospettiva futura molto più ampia ed interessante.

Enrico Donzelli
Allievo Goju-Ryu Karate

SEMINARIO TECNICHE DI COMBATTIMENTO LIBERO

Questa mattina si è svolto presso l’Accademia uno stage sulle tecniche e le dinamiche del combattimento libero.
Non avevo mai fatto un seminario del genere e devo dire che mi mancavano certi particolari su come affrontare situazioni cosi’.

Particolari non solo di dinamica ma anche di atteggiamento mentale e fisico,con controllo del respiro,delle posture e dell’armonia per equilibrare il tutto abbinando tutte le tecniche dei vari stili sotto la guida del nostro Maestro che,come sua abitudine,non si risparmia mai nel suggerire consigli migliorativi dettati dalla sua lunga esperienza nello studio delle Arti Marziali.

E’ stato entusiasmante e purtroppo troppo breve il confronto con metodi e tecniche di altre discipline insegnate presso l’Accademia il tutto immerso in un’atmosfera rilassata di studio,di amicizia e non di competizione agonistica e violenta.

Spero e sicuramente non solo io,che a breve si possa partecipare ad altre giornate cosi’ per poter ampliare la conoscenza del mondo infinito delle Arti Marziali che,se insegnate e apprese nella maniera giusta, possono trasformare la Vita in Arte.

Antonio
Allievo Shaolin Chuan

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